A Napoli se la ricordano bene Valeria Pirone. Bomber d’esperienza, storica ex partenopea. Dalle giovanili agli anni in prima squadra. 8 stagioni di amore e gol. Concluse nell’estate 2014, quando l’attaccante passò alla Res Roma, lasciando un segno indelebile sotto il Vesuvio.

E da quel giorno, Napoli non ha più ritrovato, in campo, la campionessa di Torre del Greco. Ma, come racconta la canzone, “certi amori non finiscono. Fanno giri immensi e poi ritornano”. E così è stato, in una domenica sera di Coppa Italia dal sapore romantico. Napoli contro Sassuolo: Pirone contro il suo passato. 1-1 il risultato finale, tra abbracci e saluti.

Un ritorno gradito, dopo sei anni di “giri immensi“. Prima la Res Roma, poi l’AGSM Verona. Quindi due buone stagioni al Mozzanica e poi ancora Verona: prima Valpo poi Hellas. Avventure intraprese sempre nel segno del gol. Come quest’ultima al Sassuolo: già cinque le reti siglate da Pirone. Ma non contro il suo Napoli, o almeno non questa volta: le neroverdi torneranno al Caduti Di Brema a fine febbraio per il match di campionato. E chissà che non possa arrivare una rete.

Nel frattempo, il Sassuolo si gode il terzo posto, di cui Pirone è una delle protagoniste, e il Napoli omaggia la sua ex di un regalo: un pallone con dedica del presidente Carlino. Un gesto semplice, ma di forte significato. A richiamo delle 200 (e oltre!) presenze e dei 120 e più gol. Perché “certi amori non finiscono”.
di Luca Bendoni